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Dal taglio dell’Eliseo alla transizione al podio delle città più sostenibili a livello mondiale

1 – L’Eliseo taglia i piani della transizione verde di 1,4 miliardi di euro, provocando la reazione dei gruppi ambientalisti. L’intervento riguarda anche il budget per le ristrutturazioni di case ad alta efficienza energetica. Il taglio rientra nella politica di contenimento dei costi governativi di 10 miliardi di euro: il governo ha abbassato le previsioni di crescita economica per il 2024 dall’1,4% all’1%.

2 – Da Oxford alla London School of Economics a Cambridge: un pool di 21 università britanniche ha chiesto alle istituzioni finanziarie che gestiscono i loro asset, (valore, cinque miliardi di sterline) di innestare una marcia più alta sulla decarbonizzazione, senza più innervare il mercato del fossile. Se non saranno ascoltate, i loro asset passeranno a gestori più green.

3 – Le città più sostenibili a livello mondiale: Londra, New York e Parigi: il dato emerge dal Cities in Motion Index 2024, realizzato dall’Università della Navarra. Concludono la top ten: Tokyo, Berlino, Singapore, Oslo, Amsterdam, San Francisco e Chicago.

4 – Via le informazioni fuorvianti dalla sua piattaforma web: il colosso francese dell’e-commerce Zalando si è impegnato con l’Ue a rimuovere le icone di sostenibilità piazzate accanto ai suoi prodotti, che potrebbero quindi fornire informazioni ingannevoli ai consumatori.

5 – Rapporto Censis-Confcooperative: l’Italia è leader europeo per eventi estremi. Il conto è salato, 210 miliardi di euro di danni per gli eventi tra il 1980 e il 2022, con oltre la metà della cifra imputabile al climate change. Dopo l’Italia, ecco Germania (167 miliardi di euro) e Francia (120 miliardi di euro).

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