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Transport&Environment: entro il 2027 Pechino occuperà il 20% del mercato europeo dell’automotive

La Cina è il colosso mondiale delle auto elettriche. Un fenomeno ormai consolidato anche in Italia, dove il governo Meloni è alla ricerca di un player cinese che produca vetture elettriche sul nostro territorio, in corrispondenza alla politica di disimpegno produttivo che Stellantis sta mettendo in campo. Secondo le recenti analisi della Ong Transport&Environment, entro la fine dell’anno le auto elettriche rappresenteranno circa il 25% delle vendite sul mercato europeo. E la Cina si è presa il mercato: non solo Tesla, dunque, ma incideranno sui dati anche le vendite di altri marchi come MG e BYD (primo player mondiale, marchio con cui sarebbe in trattativa il governo e che sta già costruendo una fabbrica in Ungheria per iniziare la produzione entro il prossimo anno): così le auto cinesi rappresenteranno l’11% dell’offerta complessiva, con la prospettiva di arrivare al 20% entro tre anni. Le perdite di quote di mercato per i colossi europei dell’auto – si pensi a Renault, BMW che pure investono sull’elettrico – saranno notevoli, perché Pechino in questo modo potrà in sostanza, spiega lo studio, offrire vetture a prezzi estremamente competitivi

Il nodo europeo

Pechino rischia di dilagare in Europa perché la Germania ha allentato il passo sui veicoli elettrici, a causa del processo inflazionistico: le vendite sono precipitate del 48% a dicembre dello scorso anno (in Italia il calo è stato superiore al 25%), secondo lo European Automobile Manufacturers’ Association, con conseguenze drammatiche per brand come Volkswagen che aveva messo in piano la vendita dell’80% delle auto elettriche nell’area Ue e il 55% negli Usa entro il 2030.

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