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SME Climate Hub: l’84% delle piccole e medie imprese riferisce di non aver ricevuto incentivi finanziari per adeguare le strutture

La riduzione delle emissioni è un must che arriva dall’Ue, dai regolamenti, dalla situazione ambientale che ci circonda. Il discorso tocca ovviamente anche le imprese, che riconoscono l’esigenza di affrontare il cambiamento climatico. Un cambiamento che però costa, e non poco. Secondo un report pubblicato da SME Climate Hub (e finanziato da We Mean Business Coalition), l’84% delle piccole e medie imprese riferisce di non aver ricevuto incentivi finanziari per adeguare le strutture e gli impianti al cambiamento climatico. Non è un dettaglio, ci sono pressappoco 400 milioni di PMI nell’Ue, circa il 90% delle imprese totali. Lo stesso rapporto fornisce dati sulle sfide e sulle opportunità per le PMI nel rapporto con il climate change, rivelando l’importanza di politiche di sostegno, incentivi finanziari per arrivare alla condizione di neutrality come impatto sull’ambiente. 

Lo studio 

L’analisi registra un cambiamento nelle priorità per le PMI: il 44% delle aziende è proiettata verso la riduzione delle emissioni, c’è una maggiore consapevolezza dei danni prodotti sull’ambiente, ma il 52% colpevolizza i governi nazionali che non sosterrebbero il cambiamento in atto con politiche specifiche. 

I provvedimenti Ue

È stato lanciato il primo bando del progetto Up2Circ, finanziato dal programma Horizon Europe della Commissione Ue: l’obiettivo è rendere più agevole la transizione delle PMI verso l’economia circolare. Il bando finanzierà 47 progetti per convalidare l’adozione di modelli di business circolari. Il programma Up2Circ sostiene tutta la supply chain che riguarda l’azienda.

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