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Dall’Ue che prova a correre sull’idrogeno al parco fotovoltaico più esteso d’Europa

1 – Studio Oil Change e Friends of the Earth US: dal G20 solo promesse mancate, sono stati infatti investiti tra il 2020 e il 2022 oltre 142 miliardi di dollari su progetti di combustibili fossili, nonostante l’impegno a destinare le risorse all’energia green.

2 – Idrogeno, avanti tutta nell’Ue: il Parlamento ha varato una nuova serie di leggi per la transizione dei mercati del gas e delle infrastrutture europee verso l’idrogeno. Il pacchetto gas adottato offre maggiore certezza giuridica agli investitori nella rete dell’idrogeno.

3 – Oltre otto europei su dieci si dicono contro l’uso della plastica monouso, sostenendo addirittura l’abolizione, come si legge in uno studio di Ipsos e voluto da WWF e Plastic Free Foundation. Il dato è anche più alto sugli italiani: il divieto delle sostanze chimiche nocive utilizzate nella plastica è sostenuto dall’87% e c’è l’84% di pareri contro i prodotti in plastica che non possono essere riciclati in sicurezza.

4 – Il fotovoltaico cresce, la Germania accelera: è entrato in funzione a Witznitz il parco più esteso d’Europa, la cui a cui produzione elettrica dei prossimi 15 anni è stata venduta a Shell Energy Europe, con una capacità di 605 MW. Battuto così l’impianto spagnolo di Iberdrola da 553 MW di potenza installata.

5 – Report Environmental Investigation Agency (EIA): cresce il mercato degli idrofluorocarburi (HFC) venduti illegalmente in Ue. La maggior parte arriva  dalla Cina, poi da Spagna, Bulgaria e Romania e anche la Turchia è un punto di smercio di queste sostanze.

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