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Gli italiani che in buona parte leggono le etichette dei prodotti, il boom delle emissioni del cemento, i colossi del fossile che producono oltre 50 milioni di tonnellate di CO2

1 – Soil Monitoring Law: la legge sulla tutela del suolo è stata adottata dall’organismo interno del Parlamento Ue. Prossima tappa, 11 aprile. I deputati chiedono un pacchetto di indicatori per valutare la qualità del suolo, oltre a tempi certi per ripristino delle aree degradate.

2 – L’Ucraina punta a siglare entro giugno un accordo per l’acquisto di due reattori nucleari dalla Bulgaria. Si tratta di una politica per mitigare l’impatto dalle perdite del suo vasto impianto a sei reattori di Zaporizhzhia occupato dai russi. Dovrebbero costare intorno ai 600 milioni di dollari.

3 – Osservatorio Immagino GS1 Italy: quattro italiani su dieci leggono l’etichetta dei prodotti alimentari che trovano negli scaffali. Questo è il dato di un recente studio, secondo cui il 19% non legge nulla per mancanza di tempo e il 53% consulta le etichette solo per alcuni tipi di prodotti.

4 – Le emissioni prodotte dall’uso intensivo del cemento cresceranno fino al 17% entro il 2050. Sono le stime Ocse, secondo cui saranno il boom demografico ed economico dei Paesi in via di sviluppo a incoraggiare la crescita, ovviamente trainata dal settore edilizio, anche se il fenomeno è in calo in Cina, primo consumatore mondiale di cemento.

5 – Oltre 11 milioni di morti, causa caldo eccessivo, entro il 2100. La previsione della ong Global Witness mette nel mirino alcuni colossi del fossile (Shell, BP; TotalEnergies, ExxonMobil, Chevron), che con le loro strategie produrranno 51 miliardi di tonnellate di CO2. Se invece si centrasse il target entro il 2050 della neutralità climatica, le vittime sarebbero dimezzate.

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