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Dal rapporto tra profitto e sostenibilità di Goldman Sachs ai sussidi al fossile in Olanda sino alla prima macelleria (in Canada) di sola carne coltivata

1 – ll greenwashing non basta. Il mondo della finanza deve fare sul serio in tema di sostenibilità se vuole continuare a generare profitti, a cominciare dai fondi di investimento. E’ quanto emerge da un report di Goldman Sachs, secondo cui sono complicati da collocare i fondi non classificati come prodotti che promuovono caratteristiche ambientali o sociali (art.8) oppure prodotti che hanno come obiettivo investimenti sostenibili (art.9) secondo il Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) dell’Ue.

2 – Le banche stanno fissando sempre più obiettivi per ridurre l’impatto climatico delle loro attività di finanziamento e migliorano nella divulgazione delle emissioni finanziate e la governance del rischio climatico. Lo rivela l’analisi del Centro globale per la transizione climatica della Transition Pathway Initiative (TPI), secondo cui permangono lacune significative, con meno del 5% delle banche che divulga un obiettivo di zero netto che copre tutte le attività finanziarie.

3 – Ancora troppi sussidi al fossile, tra agevolazioni fiscali e sconti. Uno studio condotto dai gruppi di azione per il clima olandesi SOMO, Oil Change International e Milieudefensie evidenzia che il governo avrebbe concesso un totale di 31 sussidi ai combustibili fossili per un ammontare di circa 37,5 miliardi di euro all’anno tra il 2020 e il 2022 – una somma significativamente più alta rispetto alle stime precedenti, che indicavano una cifra compresa tra 4 e 17 miliardi di euro all’anno.

4 – Studio di Ember Climate: le emissioni da carbone stanno diminuendo a livello pro capite nella maggior parte dei paesi del G20. Ma non sempre il calo registrato appare compatibile con il ritmo necessario alla transizione energetica. Ci sono casi come Australia e Corea del Sud che rilasciano ciascuno tre volte più emissioni da carbone pro capite rispetto alla media mondiale, nonostante abbiano continuato a ridurre tale valore nel tempo.

5 – La prima macelleria a livello mondiale che vende solo carne coltivata. Accade in Canada, paese in cui l’interesse di startup e investitori sul tema è alto. L’idea viene proprio da una startup, The Better Butchers, che si sta muovendo con una certa rapidità per ottenere le necessarie autorizzazioni. il Canada non pensa a creare nuove norme ad hoc quanto a regolamentare i nuovi prodotti in linea con le norme già esistenti in materia di nuovi alimenti.

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