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Il direttore Health & Safety di Italo, spiega a SostenibileOggi.it le strategie ESG dell’azienda, soprattutto sulla sostenibilità sociale

Tutelare i bisogni della generazione attuale, senza compromettere quelli della generazione futura. La politica sulla sostenibilità di Italo passa attraverso il rispetto dell’ambiente e la tutela dell’individuo sul luogo di lavoro, puntando sull’uguaglianza di genere e quella salariale. Fabio Sgroi, direttore Health & Safety di Italo, spiega a SostenibileOggi.it le strategie ESG dell’azienda.

Cosa è la sostenibilità per Italo oggi?

Tra le diverse definizioni di sostenibilità, quella che Italo preferisce è: “Soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere quelli della generazione futura”. Il concetto di sostenibilità di Italo oggi e in generale è in continuo mutamento, partendo da una visione centrata sugli aspetti ambientali sta ora approdando verso un significato più ampio che, oltre alla dimensione ecologica, ingloba anche quella economica e sociale. Italo sta evolvendo in questo senso in un percorso di maturità iniziato diversi anni fa, con al centro sempre gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG). Fin dalla fondazione, Italo è stata fortemente impegnata nel rispetto e nella tutela dell’ambiente: dalla scelta dei treni innovativi e sostenibili, costruiti con materiali riciclabili, all’attenzione agli effetti ambientali delle proprie attività, con l’individuazione di iniziative volte a ridurre la propria impronta ambientale nei termini di energia, rifiuti ed impatto sul territorio. Questa attenzione ha portato Italo ad interessarsi con il tempo a tutte le tematiche ESG, rendendo ogni giorno più forte il suo impegno per un trasporto sostenibile. In particolare con il passare degli anni l’architettura con cui Italo ha affrontato la propria sostenibilità è stata ristrutturata passando da una struttura a sei pilastri (Sicurezza, Persone, Ambiente, Clienti, Governance e Società) a una nuova incentrata sulle tre aree ESG utilizzate a livello internazionale: Ambiente, Società, Governance. Per Italo, il pilastro ambientale si fonda sull’esigenza di favorire processi produttivi meno energivori e con minore impatto sull’ambiente mentre quello relativo alla sostenibilità sociale si riferisce alle relazioni di lavoro, all’inclusione, al benessere della collettività. Tali processi sono coadiuvati da un governo societario in grado di assicurare che nelle scelte d’impresa vengano considerati entrambi gli aspetti, nonché il rispetto dei diritti umani e la sostenibilità della catena del valore.  Come detto in principio, la sostenibilità è però in continuo mutamento e Italo ogni anno valuta le sue priorità attraverso un processo di analisi della materialità che individua i temi che riflettono gli impatti più significativi dell’organizzazione sull’economia, l’ambiente, le persone e i diritti umani, coinvolgendo il maggior numero di categorie di stakeholder, che va dai clienti e dipendenti ai fornitori e alle comunità locali.

Analizzando il bilancio di sostenibilità di Italo oggi, quali sono i prossimi obiettivi di Italo nell’ambito della sostenibilità sociale, la famosa S dell’acronimo ESG?

Nel corso degli ultimi anni, Italo ha rafforzato la propria strategia per la ricerca di fattori di equilibrio e produttività del capitale umano anche facendo leva su una organizzazione ed un ambiente di lavoro positivi ed inclusivi per supportare e spingere performance aziendali eccellenti nel tempo. L’eccellenza del servizio è un fattore chiave di successo di Italo, universalmente riconosciuta, e il personale è al centro della strategia aziendale, rappresentando uno dei principali punti di forza per la differenziazione di Italo nel mondo dei trasporti. A tal fine i dipendenti di Italo sono e saranno sempre destinatari di un numero elevato di ore di formazione e addestramento, non concentrati unicamente sulla formazione tecnica, ma relativi anche a specifici programmi concepiti per rinforzare le competenze trasversali (cd. soft skills). Inoltre Italo si impegna in un miglioramento continuo del benessere delle proprie persone, dando luogo a una serie di misure volte a favorire la conciliazione vita-lavoro nelle aree del sostegno alla genitorialità, della conciliazione dei carichi di cura all’interno del nucleo familiare, del sostegno ai caregiver e della tutela della salute nell’ambito di un sistema di welfare aziendale coerente con i valori a cui la Società tende: Sostenibilità, Fiducia, Sicurezza e Inclusione. In questo contesto, Italo non ammette alcuna forma di discriminazione e riconosce pari dignità a tutti i soggetti coinvolti nelle sue attività. Gli aspetti della diversità su cui italo è più attiva sono l’uguaglianza di genere e quella salariale. Gli sforzi di Italo hanno portato già a grandi risultati nella rappresentanza di genere in tutta l’organizzazione, soprattutto nei ruoli tradizionalmente ricoperti dagli uomini. L’obiettivo è quello di migliorare il già eccellente 47% della forza lavoro donna, (significativo perché nel settore ferroviario la media di presenza femminile in Europa è del 22%) soprattutto a livello qualitativo incrementando i numeri nei ruoli dirigenziali e di coordinamento. Sostenere la comunità significa non solo essere una grande azienda ma anche una grande famiglia. Per questo Italo si prende cura delle persone con attività e iniziative dedicate al benessere e allo sviluppo socio-sostenibile della comunità, sia attraverso il sostegno di diverse associazioni del terzo settore, che attraverso il sostegno nei confronti dei dipendenti che si trovano in situazioni di difficoltà. Infine la S (Social) sta anche per sicurezza, che rappresenta la massima priorità per Italo sia nei confronti dei viaggiatori che dei dipendenti. Il miglioramento continuo delle prestazioni relative alla sicurezza è attuato tramite l’adozione di sistemi di gestione certificati che prevedono il forte coinvolgimento del vertice aziendale per trasmettere a tutta l’azienda l’importanza vitale del tema. 

Quali sono le sfide sostenibili dei trasporti e come è posizionata l’Italia in questa sfida? Quali sono i punti di forza, quali i limiti?

Il settore dei trasporti è responsabile di una larga fetta dei consumi energetici e della produzione delle emissioni complessive di gas serra. Viene richiesto a questo mondo di evolversi puntando con decisione alla riduzione delle emissioni climalteranti. Gli enormi investimenti di tutte le principali case automobilistiche verso nuovi modelli elettrici e ibridi testimoniano questo processo. La sfida della sostenibilità dei trasporti può essere vinta soprattutto con il trasporto ferroviario. I treni sono già oggi prevalentemente elettrici e rappresentano quindi un mezzo tecnologicamente più avanzato rispetto al settore della gomma che ha bisogno di investimenti per la riconversione all’elettrico. Oggi il mix elettrico Italiano è prodotto con una quota di energia rinnovabile abbastanza alta, ma gli obiettivi in tal senso sono molto sfidanti e si potrebbe arrivare quasi a viaggiare ad emissioni “zero”. A tal fine è prioritario che le aziende di trasporto rendicontino le proprie emissioni di gas a effetto serra: le emissioni dirette (Scope 1 – emission derivanti dalla combustione diretta di combustibili fossili, quali ad esempio il gas utilizzato per il riscaldamento), le emissioni indirette connesse alla produzione dell’energia elettrica consumata ma anche le restanti emissioni (Scope 3), relative ai prodotti e servizi utilizzati dall’organizzazione e propedeutici allo svolgimento della propria attività (manutenzione, pulizia e servizi), contribuiscono ad una fetta importante e possono essere oggetto di notevoli efficienze. L’altra grande sfida è l’integrazione. Italo si è sempre interessata di mobilità integrata, sin dal suo avvio ha lavorato con diversi partner per ampliare la propria offerta di servizi complementari al viaggio stringendo accordi con aziende di trasporto pubblico e con aziende private. Negli anni scorsi Italo ha lavorato per consentire l’acquisto dei servizi Italo in combinazione con i treni regionali di Trenitalia, ampliando il network con molteplici destinazioni, acquistando i biglietti AV insieme a quelli del trasporto regionale in un’unica transazione, in modo semplice e veloce. La pianificazione del viaggio e l’acquisto dei biglietti vengono così facilitate per tantissime destinazioni presenti su tutto il territorio nazionale.  A maggio del 2023 Italo ha poi acquisito Itabus, compagnia privata di trasporto passeggeri su gomma. Con questa integrazione si è dato vita ad un gruppo in grado di sviluppare un efficiente servizio di mobilità integrata, che farà crescere il perimetro di copertura dell’intero territorio nazionale. Un servizio di trasporto innovativo, sostenibile e condiviso, studiato per mettere in connessione l’Alta Velocità ferroviaria di Italo ed i viaggi su gomma di Itabus, per collegare capillarmente tutta Italia da Nord a Sud con la comodità di un unico biglietto valido per entrambi i mezzi.

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