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L’amministrazione Biden-Harris lavora a una direttiva per tutelare i diritti umani sul lavoro, promuovendo l’equità

In Europa è stata recentemente varata – e non con poche polemiche – una versione più light, per l’opposizione forte di Berlino. Ma ora anche gli Stati Uniti, sinora allergici a questo tipo di normative, pensano al varo di una direttiva sulla condotta responsabile delle imprese lungo la catena del valore, quindi una versione a stelle e strisce della Corporate sustainability due diligence directive (CSDD). L’amministrazione Biden-Harris è pronta a produrla per “rafforzare e migliorare il rispetto dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori, espandere l’uso dell’energia verde, contrastare la corruzione, proteggere difensori dei diritti umani, promuovere l’equità e l’uguaglianza di genere e promuovere un uso della tecnologia rispettoso dei diritti”, come si legge sul sito dello Us Department of State.

La prima direttiva dell’amministrazione Obama

Dal superamento del gender gap all’attenzione potenziata sul rispetto dei diritti umani (attraverso un processo di mappatura dei rischi, si legge sempre sul sito del dipartimento), poi c’è la lotta alla corruzione e lo sviluppo dell’energia verde. Sono i capisaldi del piano Biden-Harris che mira a fornire un pacchetto di indicazioni da seguire alle imprese, con l’adozione di standard specifici per il settore in questione. Tutto gira intorno al concetto di rafforzamento della dovuta diligenza, o due diligence, con l’aggiornamento rispetto alla prima versione di questo tipo di piano che fu varato durante il secondo mandato di Barack Obama alla Casa Bianca sui nuovi nuovi rischi per le imprese con catene di valore a livello globale.

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