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Nel testo si prevede la rimozione di termini come “handicappato” e “portatore di handicap”

Semplificazione del sistema di accertamento dell’invalidità civile, eliminazione delle visite di rivedibilità, inoltre la rimozione di termini come handicappato o portatore di handicap. In questi giorni è stato prodotto l’ultimo dei decreti attuativi della legge delega in materia di disabilità, conosciuta come legge 227/2021. Per il governo e il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, si tratterebbe di una “rivoluzione culturale e civile, che sviluppa un nuovo paradigma nella presa in carico della persona con disabilità, eliminando le estreme frammentazioni tra le prestazioni sanitarie, socio sanitarie e sociali”, secondo le parole dette dal ministro. 

Il testo entrerà in vigore il 30 giugno 2024 e prevede che alcune disposizioni, relative ad adempimenti successivi, diventino poi effettive dall’avvio del 2025. Sempre il prossimo anno sarà attivata una fase di sperimentazione, con l’applicazione a campione delle disposizioni in materia di valutazione di base e di valutazione multidimensionale. Lo stesso decreto determina la nascita di una Cabina di regia alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) per i disabili

Il Progetto di Vita

Nel decreto si legge che è “strumento di accompagnamento nella vita delle persone”. Si individuano gli strumenti, si legge, “volti anche ad eliminare e a prevenire le barriere e ad attivare i supporti necessari per l’inclusione e la partecipazione della persona stessa nei diversi ambiti di vita, compresi quelli scolastici, della formazione superiore, abitativi, lavorativi e sociali”.

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