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Studio su aziende americane: ci sono ritorni fino al 425% per le aziende che offrono assistenza all’infanzia

Il welfare aziendale porta benefici in termini di produttività dei dipendenti. Un teorema fondato sui fatti, ma l’analisi portata a termine dal Boston Consulting Group rilancia la questione, piuttosto sentita in Italia: secondo l’analisi “Childcare Benefit Survey” (su mille dipendenti da cinque settori produttivi americani) ci sono ritorni fino al 425% per le aziende che offrono assistenza all’infanzia. I benefit per l’assistenza all’infanzia (child-care benefits) offrono alle aziende degli Stati Uniti ritorni compresi tra il 90% e il 425% del loro costo. Lo studio riferisce che è determinante la condizione di tranquillità dei genitori al lavoro. Si riducono così i ritardi, le uscite anticipate: più concentrazione, maggiore produttività. 

Gli asili nido in Italia e nell’Ue

La questione degli asili nido è un tema ricorrente nell’Ue, che due anni fa ha fissato la soglia del 45% dei bambini e delle bambine di età con meno di tre anni che devono trovare posto in una struttura pubblica. Nel 2010 la soglia era fissata al 33%, ora l’obiettivo è più ambizioso e un contributo è arrivato certamente dall’impatto della pandemia. In Italia però si è parecchio sotto la media Ue fissata per la fine del decennio: la media è al 27% di copertura, con disparità tra Centro (36,1%), Nord Est (35%), Nord Ovest (30,8%), Isole (15,9%) e Sud (15,2%). 

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