Tempo di lettura: 2 minuti

Loading

Norvegia che fa i compiti sul clima, Parlamento Ue apre ai parchi eolici offshore e le aziende FTSE 100 che lavorano solo con fornitori sostenibili

1 – Circa 1,4 milioni di persone muoiono ogni anno a causa di malattie prevenibili legate all’acqua non sicura, mentre circa la metà della popolazione mondiale vive in carenza idrica per almeno una parte dell’anno. Lo studio Nature-based solutions to the Water Crisis di BCG e del WWF mostra che le soluzioni basate su sistemi naturali (NBS) avrebbero il potenziale di mitigare le pressioni sulla sicurezza idrica attraverso azioni volte a proteggere, gestire in modo sostenibile e ripristinare ecosistemi naturali o modificati, offrendo allo stesso tempo benefici per il benessere umano e la biodiversità. L’analisi individua quattro fasi attraverso cui aziende e governi possono promuovere progressi reali sulla sicurezza idrica, aumentando gli investimenti in NBS.

2 – La Norvegia fa i compiti sul clima. Il paese scandinavo ha informato di aver raccolto circa 1,4 miliardi di dollari in finanziamenti per l’emergenza climatica nel 2022, superando così l’obiettivo fissato alla Cop26 a Glasgow nel 2021, dove i paesi ricchi si sono impegnati ad aumentare i finanziamenti annuali per il clima a 100 miliardi di dollari. La Norvegia si era posta l’obiettivo di raccogliere fino a 1,3 miliardi di fondi entro il 2026.

3 – Il Parlamento europeo ha dato la sua approvazione definitiva agli obiettivi giuridicamente vincolanti per espandere più rapidamente le energie rinnovabili in questo decennio. Secondo quanto stabilito a Strasburgo, ora le autorità nazionali avranno 12 mesi per approvare o respingere i progetti di nuovi parchi solari ed eolici, se sono situati in una “zona di accelerazione” rinnovabile. Al di fuori di questi, il processo non dovrebbe superare i 24 mesi.

4 – Inghilterra e Irlanda lavorano assieme allo sviluppo delle energie rinnovabili offshore. Sono stati siglati due protocolli d’intesa in occasione della Giornata dell’energia britannico-irlandese per esplorare ulteriori opportunità di interconnessione elettrica e a migliorare la sicurezza. I due paesi sono già strettamente legati sull’approvvigionamento energetico a causa dell’interconnessione elettrica che passa sotto il Mare d’Irlanda e ai gasdotti.

5 – OneStream, fornitore di software di pianificazione finanziaria ed ESG, ha rivelato che il 90% delle aziende FTSE 100 (indice azionario più importante del Regno Unito) lavorerà ora solo con fornitori che condividono le loro credenziali ambientali, sociali e di governance. I dati arrivano dopo che OneStream ha analizzato le relazioni annuali 2022 di tutte le società FTSE 100 per identificare quelle che hanno stabilito requisiti di reporting ESG per i propri fornitori. L’azienda ha inoltre scoperto che un ulteriore 3% introdurrà requisiti ESG per i propri fornitori nel 2023. Lo studio rivela che le aziende dei settori dell’energia, della vendita al dettaglio e dei beni di consumo fissano standard ESG elevati.

Articoli correlati