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Si è registrato un calo mercato nell’emissione di obbligazioni verdi nel 2022

Le emissioni di bond sostenibili si sono mostrate più resilienti del mercato del reddito fisso ma hanno fatto contemporaneamente registrare una contrazione piuttosto marcata nel corso dello scorso anno. Il dato arriva dalla quinta edizione dell’Emerging Market Green Bonds Report, studio che viene prodotto da Amundi (società francese di gestione dei patrimoni, appartiene a Crédit Agricole) e IFC (che è un membro di World Bank Group) e che analizza le principali tendenze nel 2022 del mercato delle obbligazioni verdi, legate alla sostenibilità e sociali (GSSS) e delinea le aspettative per il 2023 e gli anni successivi.

Dunque, 877 miliardi di dollari emessi di bond sostenibili lo scorso anno segnano una riduzione del 13% nell’emissione di obbligazioni GSSS, il primo calo annuale registrato per questo tipo di emissioni. Il calo delle emissioni complessive di reddito fisso a livello globale nel 2022 è stato addirittura pari al 26%, dato inflazionato anche perché il segmento in questione è stato particolarmente colpito dall’invasione russa dell’Ucraina. 

All’interno delle emissioni sostenibili (GSSS) i green bond sono la componente più consolidata, rappresentando il 56%, mentre le obbligazioni di sostenibilità sono diventate invece il più grande sotto-segmento nei mercati emergenti (esclusa la Cina) con il 41%. A proposito di Pechino: è l’unica economia emergente ad aumentare l’emissione di green bond nel 2022 con i green bond che hanno rappresentato il 98% dell’emissione complessiva di GSSS della Cina nel 2022. La Cina, inoltre, è diventata addirittura il più grande emittente a livello globale, con un aumento del 61% rispetto all’anno precedente, con 68 miliardi di dollari. Sempre sui green bond: il Medio Oriente e il Nordafrica sono diventati il contributore regionale più significativo, mentre i paesi del Sud e dell’Est asiatico (esclusa la Cina) hanno registrato un calo del 33%.

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