Bloomberg: nel 2023 la richiesta mondiale di batterie Li-Ion per veicoli elettrici e sistemi di stoccaggio stazionario è stata di circa 950 GWh
L’offerta che addirittura è doppia rispetto alla domanda. La Cina domina ormai da tempo la supply chainSupply chain o Catena di approvvigionamento La "supply chain" o catena di approvvigionamento è un elemento fondamentale nel mondo degli affari, rappresentando l'insieme di passaggi coinvolti nella produzione e distribuzione di un prodotto o servizio. Dalla materia prima fino al... Approfondisci degli elementi che rappresentano la base delle batterie e se il mondo dell’accumulo non ha mai fronteggiato una crescita come quella attualmente in corso, il peso specifico di Pechino si è rafforzato ulteriormente.
Lo rivela uno studio di BloombergNEF (BNEF) sull’industria delle batterie a ioni litio: la presenza di questi elementi sul mercato doppia la richiesta dei clienti. Addirittura, ed è il dato che probabilmente spaventa maggiormente gli altri competitor a livello mondiale come Stati Uniti ed Europa, è che al momento il gigante cinese potrebbe soddisfare l’intero fabbisogno mondiale.
Secondo i dati, nel 2023 la richiesta mondiale di batterie Li-Ion per veicoli elettrici e sistemi di stoccaggio stazionario è stata di circa 950 GWh. L’offerta? Oltre 2600 GWh, ma 900 GWh sono stati prodotti in Cina.
I competitor
Di fronte allo strapotere cinese, l’Ue ha provato a correre ai ripari disciplinando la materia, prevedendo che il balzo in avanti sarà irrefrenabile entro il 2030, con la produzione che raggiungerà il 17% del totale, con le imprese che devono garantire che l’approvvigionamento di litio, cobalto, nichel e grafite naturale contenuti nelle loro batterie non abbia un impatto ambientale o sociale negativo. Gli Stati Uniti cercano di potenziare la produzione di elementi come appunto litio, manganese, gallio, germanio, che servono per la produzione delle batterie a ioni e anche degli impianti fotovoltaici. Quasi due anni fa è stato approvato il piano Inflation Reduction Act (IRA) da 397 miliardi di dollari, basato sulla riduzione dei costi dell’energia pulita per le imprese e le famiglie, per accelerare gli investimenti privati in energia pulita e per rafforzare la supply chain di materiali fondamentali per la produzione green.