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Le Big Tech e la causa sul cobalto, la free car di Stoccolma e Londra contro il greenwashing

1 – Apple annuncia: entro il 2030 i suoi fornitori (oltre 320) si sono impegnati a usare solo energia rinnovabile, un passaggio fondamentale per arrivare a definirsi carbon neutral. Le emissioni derivanti dalla produzione dei prodotti costituiscono oltre il 60% dell’impronta di carbonio del colosso di Cupertino.

2 – Le Big Tech americane si salvano dal caso cobalto: l’associazione di ex minatori International Rights Advocates ha perso la class action contro contro Apple, Alphabet, Dell Technologies, Microsoft e Tesla per il sostegno all’uso del lavoro minorile nelle miniere di cobalto nella Repubblica Democratica del Congo. I colossi sono stati assolti dall’accusa di aver unito i fornitori in un’impresa di lavoro forzato acquistando cobalto, nascondendo la loro dipendenza dal lavoro minorile.

3 – Stop ad auto a diesel e benzina al centro di Stoccolma dal 2025: la zona car free della capitale svedese è stata approvata dalla Commissione Ue. La stessa Commissione aveva avviato una verifica per garantire che la car free non ledesse il principio della libera circolazione. Quindi, ammesse alla circolazione sono auto elettriche e veicoli a gas ma a basse emissioni.

4 – Al colloquio di lavoro i social contano come il CV. Lo rivela un’indagine di Adecco: il 51% dei potenziali datori di lavoro ha ammesso di essere stato influenzato negativamente durante il processo di recruiting dopo aver controllato il profilo social di un candidato, dato in crescita rispetto a dieci anni fa.

5 – Londra contro il greenwashing: tocca alla moda stavolta, con l’indagine della Competition and Markets Authority (CMA) sul fast fashion, secondo cui tre marchi di abbigliamento, calzature e accessori, Asos, Boohoo e George at Asda, sono stati bacchettati dal regolatore per i loro claim green.

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